Per noi lavorare significa innanzi tutto stare con gli altri, perché audit viene dal latino e significa ascoltare; tra le tecniche classiche di audit, l’osservazione presuppone che si possa vedere di persona le cose.
Sembra quindi, sulla carta, impossibile parlare di smart working nel nostro caso. E invece noi facciamo smart working in via sperimentale già da prima dell’approvazione formale della normativa in materia di lavoro agile e poi formalmente dall’inizio del primo anno utile successivo all’approvazione della legge.
Era il 2018.
Per noi smart working non significa chiedere permesso per lavorare da casa una volta alla settimana. C’è molta gente in giro che chiama lavoro agile il semplice diritto di chiedere autorizzazione a lavorare in maniera un poco più flessibile il venerdì di fine giugno.
“Per noi smart working significa credere realmente che ciascuno sia capace di organizzare in autonomia la propria giornata lavorativa, rispettando gli impegni con i clienti e con i colleghi, perché non si lavora mai da soli e non si è mai un’isola”.
Per noi smart working è raggiungere gli obiettivi di squadra – e non soltanto i propri obiettivi – indipendentemente dal luogo e dai tempi; è avere la piena consapevolezza che si lavora insieme – magari distanti – e che si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno.
Certo la tecnologia fa la differenza; i nostri processi operativi fanno tesoro di soluzioni tecnologiche cloud che permettono di lavorare in ogni luogo, con accesso alle informazioni e alla condivisione delle informazioni.
Il luogo fisico del lavoro ha senso di esistere soltanto se ha la sua concreta utilità; ci sono cose che si possono fare soltanto fisicamente dal cliente e non c’è lavoro agile che tenga; ci sono momenti in cui il confronto tra noi merita di essere onorato in un luogo prezioso e in SPACES abbiamo spazi informali per parlare, terrazze per chiacchierare, stanze riunioni per ragionare; ci sono modi per lavorare insieme senza passare per incurabili presenzialisti; ci sono strumenti per aprire una finestra con i nostri clienti e farli sentire a casa nostra e noi a casa loro, senza la necessità di essere presenti fisicamente.
La prossima volta che vi parlano di smart working, non fermatevi semplicemente al titolo.